Cresce la sede italiana di facebook, ma cresce ancora di più il ruolo del (ormai) potentissimo Social Network nel mondo e nel nostro paese. L’ottimo Vincenzo Cosenza aggiorna la sua World Map of Social Networks e… Ta-Dah… il mondo è blu!
Ma non è solo il dato di diffusione di utenti a far impressione. Facebook (nata nel 2004) ha già “conseguenze” dirette nell’economia di molti paesi, compreso il nostro. Si stima che facebook abbia apportato 15,3 miliardi di € di valore all’economia europea, di cui 2,5 a quella italiana. I posti di lavoro generati in Italia sarebbero 34.000: voi vi sentite parte dello stipendio pagato grazie a facebook? Più piccola, ma sempre significativa la quota generata dalla “App” economy. (Sotto l’innografia ricevuta dall’agenzia di PR di facebook per approfondire).
La domanda è: quanto reale è questa economia? Quanto durerà? Qual il “netto” di valore aggiunto rispetto a quanto facebook ha disintermediato? Come si può integrare/misurare questa economia all’interno del sistema paese?
Altrimenti rischiamo di avere numeri che possono sembrare molto alti o molto bassi a seconda dei punti di vista (34.000 posti di lavoro, non meglio definiti, sono una azienda medio/grande o poco più) e di non capire davvero il reale effetto di facebook e del digitale sull’economia del paese.
Sicuramente un impatto sull’economia lo avrà, e anche duraturo.
Consideriamo ad esempio il ruolo che avrà il social sign in sulle vendite online (vedi http://internetpr.it/2012/01/27/its-the-facebook-economy-baby-ma-chi-la-sa-misurare/).
Misurare si può misurare. Ma gli strumenti adatti non sono per tutti.
Sia perchè occorrono conoscenze teoriche matematiche e statistiche (che non tutte le aziende hanno e nemmeno sono abituate a procurarsele).
Sia perchè gli strumenti software (e oggi pure hardware dedicati) sono costosi e concepiti per chi ha problema di grandi dati da analizzare (vedi l’annuncio di IBM di un’appliance dedicata all’analisi di dati di marketing, dati di vendita e da quello che viene dai social network).
La mia impressione – basata anche sulla nascita di questi strumenti (invero un po’ naif) é che quelli che li hanno creati hanno agito come l’apprendista stregone che mette in moto forze che sono chi ha solide basi può dominare.
Su “Misurare” Roberto, io intendevo più l’impatto di facebook sull’economia italiana che della reputation dei brand, sulla quale concordo con te, e si è detto molto.
grazie Marco !
Grazie a te Vincenzo, per il tuo sempre ottimo e utilissimo lavoro.